Armi anti Russia per l’US Army

Di Biagio De Santis (istruttore di tiro, armaiolo qualificato anche per armi da guerra, ecc)

Nb. Molti dati e caratteristiche sono state tenute riservate dalle case produttrici su richiesta delle forze armate statunitensi. Questo nuovo sistema d’arma rivoluzionerà le tecniche e le tattiche di combattimento. In futuro nuovi articoli a riguardo.

Il 19 aprile 2022 è una nuova data storica per le forze armate statunitensi almeno per chi è appassionato di fucili et similia. In un colpo solo con nuova munizione e tipo di ottica cambiano le carte in tavola nelle tattiche di combattimento di fanteria e non solo.

Per una parte delle forze armate statunitensi il Sig Ngsw-R un fucile da battaglia andrà a sostituire il fucile d’assato M4 con la denominazione militare XM5 Rifle. Così come la Ngsw-Ar è il XM250 sarà la nuova mitragliatrice leggera in sostituzione della già celebre FN Minimi. In pratica le due armi sono parenti con componenti in comune molti intercambiabili tra loro, così come condividono anche parte dell’addestramento e dell’ergonomia oltre che la munizione e il sistema di mira, in pratica sono dei completi sistemi d’arma! Sistemi d’arma che consentiranno ai loro utilizzatori di poter essere un passo avanti a soldati armati in maniera tradizionale, in pratica il soldato del 2000 sta muovendo i primi passi dopo aver già ricevuto sofisticati sistemi di comunicazione terrestre e satellitare, gli ultimi sistemi armi anti carro e anti aereo, visori notturni individuali, ecc,

Dopo i soliti mordi e fuggi, anticipazioni, ritardi, addirittura “pesci” d’aprile da parte di colleghi della stampa specializzata abituati alle solite telenovelas delle ff.aa. USA alla fine la scelta è avvenuta, ma i veri protagonisti della vicenda non sono tanto le armi, quanto ottica di mira e munizione, innovative ma neanche troppo però li pongono in vantaggio rispetto alla maggioranza degli avversari.

Sebbene il primo ordine sarà di 10.000 armi e si prevedono ulteriori acquisti, quello che fa pensare è l’ordine per il sistema delle ottiche della Vortex ordinate in 250.000 unità. Quindi andranno ad essere utilizzate sull’armamento già in dotazione.

SIG 6.8×51 FURY Hybrid Ammunition

Intanto la munizione basata sulla piattaforma del 7,62x51mm NATO monta una palle standard da 130 grs a 140 grs con prestazioni di tutto rispetto, ma di fatto comparabili tra un .270 WSM (2001) o a un più ingombrante .270 Winchester (1923). Nb. Il .270 W è basato sul vecchio e troppo lungo .30.06 Springfield, il troppo largo .270 WSM che ne causerebbe una eccessivo aumento di dimensioni dei caricatori o delle eccessive dimensioni. Ovviamente in futuro ci saranno nuove versioni con vari tipi di palle sia per peso che per specializzazione, di fatto il tiro utile standard supera i 1000 metri, cioè ben oltre il 5,56 NATO (1967) che a 600 metri per eliminare velocemente una minaccia anche con le palle pesanti da 75 grani richiede tiro di squadra, oltre al 7,62 NATO (1954) che di solito annaspa a ben meno di 900 metri con armi sniper! Grazie al bossolo ibrido con corpo e colletto in ottone e fondello in acciaio la nuova munizione è in grado di fornire prestazioni superiori ad un comune 7/08 Remington (in pratica un .308W con palla da 7 mm). In pratica è in grado di perforare protezioni balistiche anti 7,62 NATO e anti 7,62x54R sovietico! Avendo imparato a cacciare e a ricaricare partendo proprio da una carabina bolt action in .270W conosco bene la balistica di questo calibro quasi da 7 mm e l’impiego di palle leggere e medio leggere rispetto a quelle più pesanti dalle 150 grs in su come nel caso del .270 Weatherby Magnum…

Versione civile del 6.8 militare
Ballistic performance 6.8/.277 Fury
Bullet mass/type Velocity Energy 135 gr (9 g) Hybrid Match 3,000 ft/s (910 m/s) 2,694 ft⋅lbf (3,653 J) 140 gr (9 g) Hunting 2,950 ft/s (900 m/s) 2,706 ft⋅lbf (3,669 J)
Test barrel length: 16 inch (406 mm)

In pratica tiri tesi, elevato potere d’arresto, penetrazione, perforazione e letalità anche solo da ferite, in pratica un vero e proprio magnum! Se il 5,56 NATO sia di fatto un pò più potente di un .223R che è ideale per caccia a caprioli, volpi e coyote, la nuova munizione con proiettili adeguati se la cava bene con tutto quello che è cacciabile in Europa e nord america con esclusione (solo per etica venatoria) di grossi alci, bisonti e orsi, quindi più che adatta a bipedi umani.

Quindi se il 5,56 NATO serviva e serve più per ferire causando danni logistici ed economici al nemico che per ucciderlo all’istante, vivendo in un nuovo mondo militare in cui il soldato che spara è sacrificabile e facilmente sostituibile questo invece non vale per chi sarà dotato di armi nel nuovo 6.8mm, come per chi veniva di recente dotato di fucili in 7,62! Per questo si presume che i primi ad esserne armati saranno truppe particolari oltre a reparti e corpi speciali in cui per formare i propri membri si spendono anche milioni di dollari cadauno e quindi per rimpiazzarli occorrono spese ben maggiori che i 50/100.000 dollari per semplici soldati professionisti occidentali. Comunque il 6.8 non sostituisce il 5,56 NATO ma il 7,62, il 5.56 ha ancora motivazioni per esistere.

Ma perchè non dotarli di una munizione ancora più potente, letale e costosa per uccidere al primo colpo? Perchè sebbene la potenza conti, conta di più il controllo e lo stress da sparo che ne riceve l’utilizzatore, ma questo è un fucile da battaglia non un fucile d’assalto. Il fucile d’assalto andrebbe utilizzato sparando a raffica correndo contro il nemico trincerato come si faceva ancora nelle guerre mondiali, ma queste sono armi che non sono destinate a soldati “carne da macello”. Sebbene creda che la versione mitragliatrice possa essere usata facilmente anche nel tiro a raffica in assalto tattico prima di commentare attendo i pareri chi la ha provata.

L’ottica XM157 Fire control che definisco “SMART SCOPE” innova più della munizione in quanto la trasforma in un vero e proprio sistema d’arma che necessita di un più ampio articolo descrittivo. Purtroppo la Vortex, almeno per ora, su richiesta delle ff.aa. USA non rilascia maggiori informazioni e immagini.

Probabile versione definitiva dell’XM157 Fire control

Comunque avendo fatto studi a riguardo a partire da oltre 20 anni fa e presentato alcuni prototipi di sistemi di ottiche duali, cioè analogiche che digitali conosco bene i processi di studi ed evoluzioni che hanno dovuto svolgere la Vortex e la sua patner Sheltered Wings inc con cui condividono da tempo anche dei brevetti. Ingrandimento 1-8×30, quindi particolarmente adatta a tiri a corto e medio raggio, anche se una volta gli sniper tiravano a 1000 m. con 4 ingrandimenti… oggi per tirare a lungo raggio alcuni considerano pochi anche 16X. Comunque per mantenere sufficiente luminosità, leggerezza e ingombri hanno fatto bene a non andare oltre gli 8X. Considerate che la massima luminosità con questaottica si mantiene fino a poco più di 4 ingrandimenti e il sistema di videoproiezione del reticolo digitale che si sovrappone a quello inciso sul cristallo porta via un pò di luce anche’essa. L’ottica è dotata di attacchi Picatinny integrati, così come di una apposita mini tastiera e rotella per impostazioni e regolazioni digitali, mentre per il resto è un ottica normale incluse le torrette meccaniche di regolazione del reticolo. Gli viene abbinata superiormente una scatoletta che contiene un sistema di elaborazione del laser, ma secondo la mia esperienza contiene anche altro e sarebbe il vero cervello del sistema d’arma. Ps. Faccio i miei complimenti alla Vortex e ai suoi patner per essere riusciti dove io mi son dovuto fermare anni fa.

La più probabile versione definitiva dell’XM157 Fire control

Il reticolo è variabile e personalizzabile, da 1 a 2X può essere impostato anche come solo un punto rosso, ma da 2 a 8X diventa automaticamente un reticolo Duplex, molto apprezzato in USA per caccia e tiro grazie ai bordi spessi e reticolo fine al centro, mentre al centro appare un reticolo con dot (punto) di ispirazione Horus, più conosciuto come reticolo ad albero di natale. La sua massima digitalizzazione fa si che a differenza di sistemi similari precedenti è molto più accurato e preciso nell’illuminare il punto esatto di mira calcolato dal software balistico integrato.

Il sistema viene fornito da telemetro laser esterno, 2 laser visibili e uno IR tarabili differentemente, oscilloscopio/inclinometro, GPS, termometro e bussola interni. L’alimentazione è garantita da 2 batterie CR123 da fotografia ma diffusissime anche per torce tattiche e altri sistemi di mira digitali occidentali. Nb. Non è un sistema di visione notturna ma per esperienza credo che sono sia difficile applicarvene o connetterlo ad uno di essi.

La cosa bella è che se dovesse smettere di funzionare per batterie scariche o altro funzionerebbe comunque in maniera analogica come un qualunque cannocchiale meccanico!

Altra cosa interessantissima è che il monitor interno integrato all’ottica può fornire informazioni dal comando, dai colleghi e addirittura fornire segnali NO SHOT per impedire il fuoco amico, visto che i sistemi sono interconnessi tra loro e quindi apparirebbe un segnale se si puntasse l’arma contro un collega anche se non lo si vedesse ad esempio nascosto dalla boscaglia o da un muro.

Potrei parlare di questi sistemi per ore, del resto ho già tenuto conferenze in merito, ma per esser breve e concludere questo sistema d’arma secondo me è stato espressamente voluto per risollevare “velocemente” dallo stato di inferiorità che da anni ormai portava il fante americano ad essere inferiore al soldato del moderno esercito sovietico, che negli anni non sono rimasti fermi al Kalasnikov del 1947 ne al Dragunov, ne alla vecchia mitragliatrice RPK, anzi…

Spero di pubblicare a breve nuovi articoli a riguardo.