di Biagio De Santis (istruttore di tiro, armaiolo, consulente armiero, ecc).

Ci sono state critiche per l’adozione della nuova pistola d’ordinanza da parte della Polizia di Roma Capitale. Queste sia a livello politico locale che da alcuni esperti che non esperti. È accaduto per la Colt 1911, per le Beretta 92FS, addirittura per le Glock dei marines…
Ma chi avrà ragione?
Intervista al perito balistico e Consigliere del Banco Nazionale di Prova delle Armi, già consulente in armi per il Comune di Roma sig. Massimiliano Burri:
- 1 Quali furono le ragioni dell’acquisizione della precedente arma d’ordinanza mod. 84F?
R 1) La Beretta 84 è un’arma compatta leggera e con un buon numero di colpi nel serbatoio, ma soprattutto è un’arma sicura, stante la sicura manuale sul fusto.
- 2 Quali furono i motivi per l’adozione del calibro 9×17?
R 2) il cal. 9×17 o meglio “9 corto” è una cartuccia che a fronte di una bassa velocità iniziale, provoca ferite trasfosse con meno facilità di altri calibri più performanti.
- 3 Quanti conflitti a fuoco hanno avuto gli agenti di Roma Capitale?
R 3) E’ un dato che è possibile desumere dalla cronaca quotidiana, ad oggi sembrerebbe zero!
- 4 Quanti incidenti o spari involontari?
R 4) Ufficialmente non si è mai parlato di incidenti o spari involontari.
- 5 Quali furono le problematiche della 84F?
R 5) La Beretta 84 non ha mai presentato problemi. L’unico appunto era la durezza ad azionare il carrello stante la durezza della molla di riarmo (tra l’altro problema risolvibile, armando precedentemente il cane)
- 6 Quali secondo lei, potrebbero essere le problematiche con la nuova pistola d’ordinanza e al munizionamento?
R 6) La nuova pistola è un’arma molto istintiva, per questo occorrerebbe aumentare le ore d’addestramento. Il 9 parabellum è un calibro molto veloce e teso. Tende a passare il bersaglio spesso e volentieri.
- 7 Il munizionamento blindato è un problema per compiti di polizia, ci sono alternative consentite in Italia?
R 7) Il munizionamento blindato è obbligatorio per convenzione europea nell’ambito di un uso di polizia.
- 8 Le moderne fondine sono così necessarie?
R 8) Le fondine moderne, con sistema antiscippo, sono estremamente necessarie. Soprattutto per evitarne il furto durante il porto.
- 9 Quali secondo lei, le soluzioni e alternative alla nuova arma e al calibro?
R 9) La nuova Beretta 80X potrebbe essere il naturale sostituto della 84. Inoltre visto che è quasi identica non occorrerebbe riaddestrare il personale.
- 10 Se l’arma dovesse rimanere quella recentemente scelta quali consigli darebbe per effettuare una transizione sicura?
R 10) NON portare mai l’arma con il colpo in canna.

Il bando di concorso per la sostituzione della ormai vecchia Beretta modello 84F aggiudicato nel 2023 per 1200 esemplari e altre 3800 con munizioni e accessori nel 2025 di cui vi mostriamo le parti più salienti:

II.1.1) Denominazione: Affidamento della per la fornitura di n. 1.200 pistole semiautomatiche complete di caricatore, oltre un caricatore di riserva per arma, munizioni e di n.
1.200 e le relative fondine, per il personale del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale
1 – DESCRIZIONE E SPECIFICHE TECNICHE PISTOLE
Le pistole dovranno risultare conformi alla classificazione prevista dal Banco di Prova per le armi da fuoco portatili e per le munizioni commerciali, di cui al D.lgs. n. 121 del 29 settembre 2013.
La pistola semiautomatica deve essere corrispondente alle seguenti caratteristiche minime:
TIPO: PISTOLA SEMIAUTOMATICA
SISTEMA DI SPARO: STRIKER FIRED
CALIBRO: 9 X 19 mm
SICURE MINIME: AL GRILLETTO E AL PERCUSSORE
COLORE: NERO
MATERIALE FUSTO: POLIMERO
CAPIENZA CARICATORE: MINIMO 15 COLPI
MATERIALE MIRE: METALLICHE
BOTTONE SGANCIO CARICATORE: REVERSIBILE
IMPUGNATURA: FULL SIZE CON N. 3 DORSALINI INTERCAMBIABILI
PESO DELL’ARMA SCARICA: ≤ 900 gr.
LUNGHEZZA CANNA: 94 ≤ Lc ≤ 104
1.1 IMPUGNATURA INTERCAMBIABILE
L’impugnatura ergonomica deve garantire:
- un corretto posizionamento della “mano forte”
· un saldo grip anche a mani umide, senza generare fastidi o abrasioni alla mano;
· l’adattabilità a diversi tipi /conformazioni automatiche di mani, anche quelle più piccole, grazie alla possibilità di sostituire guancette e/o dorsalini;
· l’uso dei guanti.
1.2 SISTEMA DI PUNTAMENTO-MIRE
Il sistema di puntamento deve essere facilmente visibile e facile da portare sul bersaglio, realizzato con l’impiego di materiali fotosensibili e tali da renderlo estremamente visibile anche in assenza di luce. Il mirino e la tacca di mira devono poter essere integrati o sostituiti da altri sistemi di puntamento.
2. DOCUMENTAZIONE A CORREDO DELLA MANIFESTAZIONE D’INTERESSE
Gli operatori economici che intendano candidarsi devono caricare sulla piattaforma tuttogare.it la manifestazione di interesse debitamente compilata sull’apposito modello contenenti le dichiarazioni rese ex d.p.r. 445/2000 e documentazione a corredo di cui al paragrafo 3 del Disciplinare di prequalifica.
2.1 CAMPIONE DELLA PISTOLA
Successivamente al termine di presentazione della Manifestazione di interesse gli operatori economici candidati saranno informati sul termine e modalità di presentazione dei campioni mediante successivo
AVVISO inviato a mezzo pec all’indirizzo inserito nella Manifestazione di interesse, che non sarà inferiore a 15 giorni, naturali e continui, dalla data di avviso.3
Entro il suddetto termine, i concorrenti dovranno consegnare due campioni dello stesso modello della pistola offerta, completi di munizionamento, da sottoporre a prove e verifiche di funzionamento, allo scopo di
constatare i sistemi di sicurezza, le prestazioni e l’affidabilità dell’arma.
La mancata presentazione dei campioni costituirà motivo ostativo per la valutazione della prequalificazione.
3. VERIFICA DELLA PISTOLA La verifica dei requisiti tecnici delle armi offerte sarà effettuata da una Commissione costituita da personale del Corpo di Polizia Locale.
Saranno eseguite prove di valutazione per lo specifico impiego operativo dell’arma, di maneggio, di sicurezza e di affidabilità, dirette all’accertamento delle caratteristiche indicate nella presente scheda tecnica.
– Ergonomia
In particolari saranno eseguite prove “a mani nude” e “con i guanti” per la valutazione dei seguenti requisiti:

– Scatto
– Inceppamenti
– Manipolazioni
– Reversibilità comandi
– Smontaggio e rimontaggio per pulizia da campo
– Sostituzione parti.
Delle operazioni di valutazione sarà redatto un apposito verbale.

Analizzandolo sebbene non sia un bando con particolari specifiche militari, del resto non dovrà funzionare nel deserto iracheno ma al massimo in spiaggia ad Ostia o in clima artico ma al massimo superare dei turni di notte durante qualche breve nevicata, non sembra che ci sia nulla di sbagliato per la scelta di un arma moderna per impiego di polizia. Ma del resto le 84F sia per età, che per usura andava sostituita.
Ma andiamo ad analizzarlo e spiegarlo punto per punto:
- sistema di sparo: il sistema “strike fired” sulle pistole semiautomatiche esiste da oltre 130, basti pensare alla mitica Luger, FN-Browning 1910 ma con gli anni furono abbandonate perché gli scatti erano o troppo duri e pesanti che portavano a sparare male o troppo leggeri da risultare pericolosi. La stessa H&K VP70 degli anni 70 con uno scatto lungo e pesante non ebbe il successo che meritava. La Glock risolse il problema con una via di mezzo la “safe action”. Così da avere abbastanza sicurezza nel maneggio che precisione. In questo modo si ha anche uno scatto costante per tutti i colpi a differenza delle pistole ad azione mista (singola e doppia). Tale soluzione da anche una sicurezza psicologica superiore perché sparare in doppia azione il primo colpo portato in canna significa anche sparare male senza apposita formazione e allenamento periodico frequente.
- Calibro: 9×19, ormai lo standard mondiale per impieghi di polizia e militare per l’eccellente rapporto di costo, controllo allo sparo, penetrazione e potenza. Purtroppo, in Italia a causa della normativa europea non si possono utilizzare per compiti di difesa e di polizia munizionamento espansivo che praticamente riduce moltissimo i rimbalzi, l’eccesso di perforazione che può ad esempio far colpire un innocente passante dopo aver colpito un criminale. Ci sono da sempre alternative legali ma a causa del nostro orientamento giuridico/politico nazionale che vorrebbe i poliziotti armati di pistole “ad acqua…” nessuno si azzarda a usarle. Per fortuna ci sono altre alternative, ma a causa dei costi un po’ più alti non si sono diffuse.
- La sicura automatica sul grilletto, così che si potesse sparare solo se il grilletto facesse sparare solo quando veniva premuto bene al suo centro. Non è nulla di eccezionale ma qualche incidente lo ha evitato. Ma le ff.aa. statunitensi non l’anno voluta nella loro nuova pistola M18 e M17 (Sig P320), pare perché considerata inutile, peggiorava lo scatto e a temperature artiche se bagnata poteva ghiacciarsi e impedire lo sparo (caso da test militare ma mai riscontrato neanche dai Navy Seal).
- Sicura automatica al percussore: ormai presente su tutte le pistole moderne per impieghi militari e di polizia, con alcune rare esclusioni come su pistole per reparti speciali. La sua utilità è evidente non solo se ad esempio l’arma cade a terra, ma anche se da impugnata sbatta ad esempio contro una porta, una portiera, venga colpita da un bastone o da un pugno. Quindi l’arma non sparerà mai accidentalmente fino a che il grilletto non sia premuto quasi completamente.
- Sicure minime: sebbene non sia stata richiesta, la sicura manuale ambidestra è stata molto apprezzata. Le sicure manuali sono considerate dalla maggioranza degli esperti e dei test come inutili e anzi controproducenti perché capita molto spesso che l’utilizzatore si dimentichi di disinserirla quando ha paura o sotto stress, accade anche in gara. Però esercito statunitense in primis l’hanno voluta sulle loro (M18 e M17) perché può risultare utile quando ad esempio si striscia a terra nei boschi, si scende in corda doppia da un palazzo per sfondare una finestra, durante una colluttazione, ecc. Sebbene non si possa paragonare l’addestramento militare americano con quello della polizia romana una utilità sicura c’è ed è quella della responsabilità. Perché, se l’arma ha la sicura manuale e l’agente spara involontariamente o accidentalmente non potrà mai dare la colpa a chi ha scelto la sua arma perché poteva inserirla…
- Colore: nero, scelta ovvia anche se oggi per gli ambienti urbani a volte viene preferito il colore grigio in varie tonalità.
- Materiale fusto: polimero, per una ottima ergonomia, contenimento dei pesi e dei costi i fusti polimerici (nylon) è ormai la scelta più diffusa.
- Materiale mire: dopo la pessima figura delle mire Glock in plastica che per alcuni anni erano state di serie avere delle mire robuste e stabili è una necessità. Nb. La Glock montò le tacche di mira regolabili in plastica per facilitare le esportazioni in USA facendola passare per pistola sportiva, gli americani sapendolo, a differenza degli italiani che però non lo sapevano, le sostituivano subito con mire metalliche.
- Capienza minima del caricatore: sebbene oggi 15 colpi siano considerati quasi pochi rispetto allo standard Glock di 17 colpi e addirittura 21 colpi per Sig, essendo una pistola di dimensioni compatte al pari della Sig M18 e Glock 19, il volume di fuoco è adeguato.

- Impugnatura intercambiabile: ormai è universalmente riconosciuta l’esigenza di poter personalizzare l’arma d’ordinanza, che sia fucile d’assalto, carabina sniper, mitra, ovviamente anche la pistola. Inoltre, l’uso dei guanti sia come strumento DPI che anti taglio e anti-ago e dai miglioramenti che fa ottenere alla precisione di sparo fa sì che l’impugnatura con buona ergonomia e dalla buona presa sia divenuta uno dei requisiti essenziali anche per le pistole. Adatta a mani di tutte le taglie anche femminili, da garantire una buona presa anche con mani bagnate, ma che non causi ne graffi né abrasioni alle mani (problema quasi tutto femminile mentre la caricano).
- Scatto: un buono scatto è il giusto binomio tra sicurezza di maneggio sotto stress da combattimento (che è la situazione peggiore) alla precisione sempre in queste condizioni. Questo anche perché, se lo scatto è troppo pesante e a corsa lunga si sparerà male, quindi aumenterà paura e stress da parte dell’operatore che quindi potrebbe sparare involontariamente o, peggio, volontariamente in anticipo su un potenziale pericolo in modo da avere maggiore certezza di fermarlo ma senza aver fatto tutte le adeguate valutazioni decisionali.
- L’arma deve risultare affidabile, cioè con il minor numero possibile di inceppamenti, ben manipolabile in sicurezza, ambidestra (non solo per mancini ma anche per uso con mano debole a seconda delle esigenze).
- Smontaggio e pulizia da campo: l’arma deve consentire una facile e semplice manutenzione, non solo dagli appositi armaioli della polizia ma anche sul campo.
- Sostituzione delle parti: i componenti eventualmente rotti, danneggiati, usurati devono poter essere velocemente e facilmente sostituibili e ovviamente questi devono essere disponibili da produttore.
Fino a qui sembrerebbe tutto bene, ma non viviamo negli USA e le differenze su varianti umane, sociali, politiche e culturali ci sono eccome a confronto della nostra. Se negli USA, a cui alla fine ci si ispira per la maggior parte delle scelte militari, di polizia e sicurezza in genere un agente di polizia solitamente viene da esperienze militari ove l’uso delle armi corte non è una cosa da fare una volta nella vita (so di militari italiani che non avevano mai sparato con una pistola ed erano alla terza missione in Afganistan) e comunque in USA pochi non hanno mai sparato con una pistola ove poligoni di tiro e armerie abbondano, in molti stati il porto d’armi da difesa è libero o comunque con poche restrizioni, va da se che se un aspirante poliziotto o un poliziotto vuole allenarsi o farsi istruire a spese proprie può farlo anche sparando dietro casa o dentro e comunque i loro stipendi sono molto più alti dei nostri… Ciò non toglie che anche loro hanno i loro problemi e alcuni li ho constatati di persona e se li hanno loro, figuriamoci noi.
Da noi invece chi si arruola in un corpo di polizia locale lo fa spesso per la vocazione a fare le multe e lavorare in ufficio e comunque non per vocazione al martirio giuridico, pubblico ed economico nel caso dovesse sparare a qualcuno anche se per motivi giustificatissimi. E anche allenarsi a sparare oltre il minimo istituzionale può venir visto dai magistrati non come un aumento della pubblica sicurezza, cioè agenti che vanno velocemente dove il cittadino ha bisogno di aiuto perché sanno di potersi difendere e difendere bene. Ma come persone che si allenano ad uccidere per il solo gusto di farlo! In pratica questi magistrati avrebbero arrestato anche il generale Dallachiesa! Quindi se un chirurgo e un dentista per esercitare devono studiare in teoria e pratica per 5 anni con bisturi e trapanetto, a un poliziotto per sparare in centro abitato bastano 3 ore di lezione teorica e un’ora e mezza di tiro a segno all’anno???
Ma torniamo al discorso armi. Ad esempio, la questione della transizione tra la vecchia e la nuova pistola è preoccupante, non perché la nuova arma non sia valida, anzi, ma perché differente dalla precedente modello 84F. Questo per il poco tempo disponibile alla istruzione e all’addestramento senza parlare per le poche sessioni di tiro annue. Ad esempio, nella la polizia della contea di Los Angeles (ufficio dello sceriffo) ci furono molti incidenti di sparo involontario quando anni fa passarono dalla Beretta 92FS alla Smith & Wesson Military & Police, cosa questa che fece molto scalpore per il loro alto livello di formazione e addestramento e numero di esercitazioni. E se la nuova HK romana è simile alla S&W americana, la 84F a parte le linee estetiche non è molto simile per comandi e tipo di manipolazione alla 92FS che ha la sicura manuale con abbatticane sul carrello. Inoltre, gli agenti dello sceriffo di Los Angeles (12.000 agenti armati) per regolamento dovevano portarla con la sicura manuale inserita quindi in maniera scorretta rispetto al concetto di porto per cui era stata progettata pertanto per farle sparare il primo colpo (tenuto in canna) era già un’impresa, con una serie di pro e contro a livello pratico operativo a volte risultanti letali per gli agenti che non riuscivano a sparare in tempo.
Nb. La città di Los Angeles nel 2023 ha avuto 324 omicidi, Roma 16, nel 2024 ha avuto 268 omicidi contro i 9 di Roma. Il paragone è improponibile, ma Roma è anche una capitale, anzi ne ha 2 e potenzialmente è molto più a rischio di Los Angeles eppure c’è più paura che i poliziotti si sparino involontariamente addosso da soli (pericolo reale) che invece se ben preparati svolgano efficacemente e in maggior sicurezza il loro lavoro. Purtroppo in oltre 40 anni di istruzione anche a corpi di polizia locale i problemi rimangono quasi sempre gli stessi nonostante l’impegno di alcuni agenti e istruttori: carenza di fondi, mancanza di volontà o ostruzionismo degli agenti (non tutti per fortuna), mancanza di volontà e ostruzionismo politico locale.