di Biagio De Santis (istruttore di tiro, armaiolo per armi comuni e da guerra, master marksman, ecc).

Con i narcotrafficanti e terroristi che oggi possono contare anche su armi controcarro, anti aereo, addirittura artiglieria grazie al grande mercato nero ucraino, pare assolutamente giusto che la U.S.B.P. sia armata a dovere.
L’U.S. Border Patrol è il corpo di polizia federale che si occupa della sicurezza delle frontiere e delle dogane, che da un armamento standard simile a quello di un corpo di polizia si sono trasformati nel tempo in un corpo quasi militare a causa dell’evoluzione dei problemi sia migratori illegali che del narcotraffico, al più comune contrabando. Questo corpo di polizia talvolta si è distinto per la scelta delle proprie armi e calibri.

Dopo vari tentativi temporanei risalenti al 19° secolo viene formata ufficialmente nel 1924, passa attraverso diverse direzioni, dal ministero del lavoro, poi a quello della giustizia (come l’FBI) e infine alla Homeland Security che con 22 agenzie governative e 200.000 dipendenti è il terzo dicastero per numero di lavoratori statali. L’Homeland Security, per quanto riguarda la sicurezza interna ha poteri tali da sovrastare per coordinare anche quelli della CIA che dell’FBI.


Con 33.000 km di strade da sorvegliare e 22.000 agenti, la U.S.B.P. doveva disporre di un arma lunga standard simile al fucile d’ordinanza ma possibilmente migliore per le loro specifiche esigenze a quello adottato dall’esercito (il mitico M4) quindi non si sono rivolti al prodotto dalla Colt Defence. Ad esempio i Navy Seal con l’H&K 416 appositamene modificato per loro per poi tornare alla Colt Defence ma con una versione realizzata ad hoc e altri dipartimenti che ad esempio hanno acquisito M4 della Knights armament, ecc anche la US Border Patrol ha voluto il suo M4!

Le esigenze della USBP: arma di impostazione M4 per mantenere il più possibile la stessa formazione del modello militare standard M4. Completamente ambidestra per utilizzo non solo da mancini ma anche per eseguire al meglio le tattiche CQB che richiedono l’uso delle armi anche con imbracciatura sinistra dai destrimani e viceversa (da istruttore di tiro posso solo apprezzare questa caratteristica). Canne da 11,5, la 14,5 pollici (è la versione “Standard Patrol Rifle”), mentre versioni con canne da 18 pollici per “Designated Marksman Rifles” ad uso tiro di precisione. Leggerezza, il peso è di 2,778 kg nella versione più compatta, contro 4,224 kg del massimo richiesto dalla USBP, praticamente un peso piuma prima raggiungibile solo con telaio ed altri componenti in fibra di carbonio. Quì invece solo acciaio e alluminio aereonautico rivestiti con trattamenti speciali e parti fresate ove possibile pur mantenendo una robustezza esemplare. Canna in acciao lega al cromo-vanadio martellata a freddo, passo di rigatura 1/7″. Sistema di recupero di gas con pistone a corsa con lunghezza media. Presa di gas assolutamente rigida, ottimamente allineata e robusta fissata con un apposito set di viti inox, realizzata con acciaio inox 17-4 con processo di indurimento a precipitazione. Molla ammortizzatore di rinculo irrobustita per garantire una migliore chiusura anche ad arma sporca, ovviamente la manetta d’armamento è ambidestra. Le astine MK20 Super Modular Rails sviluppate dalla Geisselle usano il sistema M-Lok ad ore 3-6-9 con fresature di alleggerimento è molto robusta e molta cura è stata dedicata alla rigidità di montaggio sull’arma. Upper e lower receiver (fusto e carcassa della azione) in alluminio forgiato prodotto autoprodotto e rifinito con anodizzazione dura. Il gruppo porta otturatore rivestito con fosfato di manganese. Scatti ALG (ditta affiliata alla Geissele) da 2,380 kg,
ALG riveste il grilletto in nichel-boro e il cane e il disconnettore in nichel-teflon, garantendo una resistenza alla corrosione di lunga durata e uno scatto a singolo stadio più fluido di un grilletto con specifiche militari. Pulsante di sgancio del caricatore in acciaio inossidabile zigrinato, fermo del caricatore in acciaio inossidabile, ponticello del grilletto (ribaltabile per suso con guanti invernali) modello Super Duty sovradimensionato in alluminio.



Perchè queste particolari esigenze: la leggerezza consente di tenere l’arma imbracciata, quindi pronta al fuoco istantaneo per molte ore, mentre armi più pesanti vengono tenute in spalla o appoggiate da qualche parte. Inutile fare appositi regolamenti se poi non saranno rispettati. La robustezza strutturale è molto importante visto che gli ambienti spesso molto ristretti possono avvenire molti urti involontari, ma anche volontari in caso di colluttazioni corpo a corpo. Il progetto, i trattamenti superficiali e il sistema di chiusura garantiscono una elevata affidabilità dai deserti dell’Arizona alle montagne al confine canadese, dai porti oceanici alle motovedette fluviali. Ma anche la precisione vuole la sua parte, quindi è stata posta particolare attenzione alla riduzione di giochi e tolleranze inutili al fine dell’affidabilità, del resto in zone di frontiera avere un gran numero di armi in grado di essere precise anche oltre 500 metri. Precisione e ottimi allineamenti dei sistemi ottici sono fondamentali per il montaggio di sistemi ottici diuturni su slitte Picatinny, per questo è stata posta un grande cura nell’assemblaggio tra upper receiver e astina. Nb. Al momento (2025) la Geisele ha fornito quasi il 40% della fornitura completa destinta al personale operativo e esemplari di riserva.
Geissele in Italia viene distribuita dal gruppo Brownells.




