Novità .338 A.R.C.

Di Biagio De Santis (armaiolo, istruttore di tiro venatorio e per polizie ambientali, ecc).

Caricatore da 20 colpi in bolt action, ottica di mira notturna per abbattere numerosi cinghiali durante la notte, ma senza silenziatore la cosa diventa quasi impossibile perchè il suono dello sparo allerterebbe le prede facendole fuggire..

Dopo gli eccellenti 6 e .22 ARC arriva il .338 ARC nasce come alternativa al 8,6 Blackout cioè cartucce specializzate per uso a velocità sub soniche (mediamente inferiori a 330 metri al secondo) in maniera tale da avere la massima resa con l’utilizzo dei silenziatori o comunque un contenimento ottimale per uso in poligoni e campi di tiro con problemi di contenimento del rumore. Il 300 BlackOut ha avuto un relativo successo nel mondo tra alcuni reparti d’elite e special forces appunto per uso con silenziatori sia da parte di cacciatori (nelle nazioni ove consentiti) ma ci sono state lamentele sulla potenza sia per ridotta letalità che lentezza nel potere d’arresto, quindi richiedevano più colpi per neutralizzare un nemico o abbattere un animale cacciabile. Problema minore per uso di armi a raffica ma maggiore con semiautomatiche e a ripetizione manuale (bolt action, mono colpo, ecc).

Il .300 BLK spara proiettili pesanti in media 220 grani, mentre il .338 palle da 307 grani entrambi a velocità subsoniche, capirete che oltre al calibro maggiore abbiamo anche un peso sostanzialmente superiore con una potenza stimata da eseperti giornalisti statunitensi simile al .44 Magnum! Considerando che la potenza stimata di potere d’arresto del .300 BLK è stata paragonata a un 9×19 il vantaggio è evidente…

Questo cambia le cose nella balistica anche venatoria perchè in genere i cacciatori che utilizzano munizioni a velocità subsoniche sanno già che a causa della bassa velocità devono contare sulla precisione che sulla potenza, quindi non sparano se non sono certi di colpire cuore o cervello, negli ultimi 30 anni stilai una statistica sui miei bossoli Silent Sniper 1 e 2 sia in .223R che in .308W a capacità ridotta di polvere da sparo, cioè con una volumetria interna regolabile o ridotta in modo fisso al fine di evitare i pericoli di sottodosaggio delle polveri e migliorandone la precisione standard rispetto alle munizioni originali adattate con borraggi non ottimali. Mentre i calibri BlackOut (AAC) e .338 ARC nascono già così. Ovvio che volendo si possono caricare o ricaricare a velocità superiori, infatti la Hornady produce anche una versione con palla da 175 grani.

Test in gelatina balistica
Notate la fuoriuscita del proiettile.

Le munizioni ARC nascono per uso su azioni 5,56 NATO/.223R quindi per AR15 e M4, il calibro 6 e .22. Non discendono direttamente dal .308 W e 7.62 NATO ma dall’ultra preciso .220 Russian (simile al .22 PPC) da cui deriva anche l’ottimo 6,5 Grendel.

Il .338 cioè 8,6 mm si è dimostrato da decenni un ottimo compromesso tra maggior peso, coefficiente balistico e calibro per uso militare prima col .338 Lapua Magnum e poi col .338 Norma Magnum e adottato addirittura per mitragliatrice intermedia tra il 7.62 NATO e il .50 BMG dalle forze armate americane. Va da se che per uniformità di calibri per aumentare la potenza del 300 BlackOut senza ridurne la balistica e possibilità d’uso sulla piattaforma .M4 la scelta sia ricaduta sul piuttosto diffuso diametro .338 che negli anni è divenuto uno standard anche NATO.

Parlando di munizionamento commerciale il .338 ARC a differenza del 8,6 BLK utilizza le stesse palle degli altri .338 più noti e diffusi come il Lapua Magnum, Norma Magnum, Remington Ultra Magnum quindi disponibili in una miriade di pesi, profili e varianti, mentre a causa dei passi di rigatura speciali l’8,6 BLK deve montare una speciale incamiciatura molto più spessa.

La balistica del .338 ARC secondo gli esperti americani a seconda del tipo di palla è buona almeno fino a 300 yarde (circa 270 metri) con cali di traiettoria ancora abbastanza contenuti. Io comunque consiglio l’utilizzo di ottiche con reticoli balistici al fine di conpensarle velocemente alla bisogna.

Essendo in Italia l’uso dei silenziatori severamente vietato, così come la vendita, questa cartuccia avrà poca diffusione in Italia, però è consigliabile per chi vuole allenarsi a sparare o andare a caccia facendo meno rumore, avere una gittata inferiore per eventuali problemi (psicologici) di sicurezza. Va da considerare anche il minor rumore anche per chi usa le cuffie o tappi auricolari l’effetto psicologico migliora la precisione pratica. Comunque la versione commerciale da 175 grani ha dimostrato una precisione intrinseca con rosata di 0,92 pollici (23,37 mm) a 100 Yarde (91 metri) e la subsonica da 307 grani con rosata di 0,82 pollici (20,23 mm) a 91 metri. In teoria sarebbe il calibro ideale per cacciare i numerosi branchi di cinghiali che dopo aver distrutto coltivazioni, sterminato parte della piccola e media fauna selvatica più gatti e cani di piccola taglia ormai stanno invadendo anche le nostre città. Per uso militare sono indubbi i suoi vantaggi di tiro utile e potenza rispetto al .300 BLK.

Concludendo: è un calibro più versatile rispetto al 8,6 AAC BlackOut potendo essere utilizzato su piattaforme M4/Ar15, per la ricarica notevole maggior scelta di palle adeguate, comunque per le loro caratteristiche particolari delle cartucce e delle armi non si può affermare quale sia il migliore, dipende sempre dalla destinazione d’uso.

Tabella balistica con palla da 175 grani a circa 670 ms alla bocca.
Tabella balistica con palla da 307 grani sub sonica a circa 325 ms alla bocca.