Crisi e chiusura delle polizie USA

Di Biagio De Santis (istruttore di tiro)

Aggiornamento del 17.09.23

Comuni fattori denominatori internazionali affliggono le polizie delle nazioni occidentali, ma negli ultimi anni hanno toccato punti mai raggiunti prima. E come si sa, quello che accade negli USA prima o poi arriverà anche in Italia ma ha già colpito più volte la Francia. Una volta il tempo era di 20/30 anni, oggi meno di 5, ma talvolta in contemporanea, ma anche in anticipo.

Non bastava, soprattuto negli stati a conduzione politica democratica una lotta accanita contro le forze di polizia, nonostante la maggioranza dei manifestanti e rivoltosi abbiano eletto direttamente il governatore, sindaco, procuratore capo. E il capo della polizia di stato, capo della polizia comunale, della contea siano nominati dal governatore, dal sindaco, inoltre abbiano capo della polizia disciplinare (affari interni), procuratore fossero democratici e spesso di colore e magari anche LGBTQ e Radical Scic quindi di diretta emanazione del popolo che li ha votati, perchè al primo deceduto di colore anche se criminale conclamato vi fossero vere e proprie guerre civili seppur in ambito ridotto da parte della popolazione specialmente di sua etnia. Caso emblematico quello di Floyd George, sebbene l’agente di polizia avesse agito secondo procedure e prudenza non solo è stato condannato pesantemente, ma in molti comuni, anche grandi, i manifestanti violenti (venuti anche da altri luoghi) hanno addirittura ottenuto delle zone franche libere dal controllo delle polizie (anche interi quartieri), salvo poi essere ripristinate almeno in parte grazie ad altre manifestazioni dei residenti che dovendo viverci e lavorarci non potevano farlo a causa della mancanza di protezione delle forze di polizia per via dell’aumento della micro criminalita, criminalità organizzata, occupazione del territorio da parte di senzatetto spesso violenti e gang criminali ottenendo nuove aree di spaccio e enclave criminali in cui far aumentare e proteggere i propri membri.

Inoltre queste ed altre attività contro le forze di polizia, giustificate o meno da varie ideologie e politiche, portavano a scelte politiche istituzionali di depotenziamento e riduzione dei budget delle forze di polizia con le coseguenze di prepensionamenti, riduzioni di personale, licenziamenti, riduzione dei turni di servizio, quindi minor carburante e veicoli di pattuglia, spese logistiche e informatiche, armamenti, dispositivi di protezione individuali, ecc. Senza contare che gli agenti, manco fossero in Italia, anzi anche peggio hanno ancor più paura di intervenire per non incorrere a processi politico mediatici che se nel bel paese al massimo si risolvono con qualche anno di carcere, li possono portare a pene decennali, se non ergastolo e pena di morte. Sebbene molte amministrazioni poi abbiano fatto passi indietro, anche perchè devono rispondere al loro elettorato inferocito presente sul territorio e non solo a manifestanti e mass media, c’è stata la recessione economico finanziaria a dare un colpo letale a molti piccoli dipartimenti di polizia portandone addirittura alla chisura.

Pare di essere in Italia, dove ad esempio su una decina di piccoli comuni, c’erano oltre una trentina di agenti, poi i comuni unendosi li hanno fatto confluire unendosi in un unica polizia locale, similarmente alla polizia di contea (sceriffato) ma alla fine il numero si è ridotto a meno di 10 agenti, se non addirittura uno solo prossimo al pensionamento! Negli USA su quasi 200 agenzie di polizia analizzate, le dimissioni degli agenti sono aumentate del 47% lo scorso anno rispetto al 2019 e i pensionamenti sono aumentati del 19%. Neanche sostanziosi aumenti di stipendio hanno sortito effetto. Quindi hanno dovuto ricorrere all’aiuto dei corpi di polizia maggiori come dello sceriffo e polizia di stato. Ma la crisi economica aumenta e prossimamente si troveranno in restrizioni anche loro. Comunque anche negli USA, spesso abituati prima della crisi del 2008 a interventi entro 2 minuti e 45 secondi dalla chiamata di emergenza del cittadino, si trova ora a competere in negativo con i tempi italici che pero talvolta sorprendono in positivo. Tanto per non parlare del calo della qualità dei servizi, della formazione e addestramento. Quindi anche nei ricchi Stati Uniti d’America con la situazione economica soprattutto nei piccoli centri e rurali che è divenuta più disastrosa durante la presidenza Biden si trova quasi al livello delle polizie locali italiane, spesso con solo 1 o 2 agenti e addirittura a non avere stabilmente più nessun agente sul proprio territorio e dover ricorrere come da noi a forze di polizia superiori come quelle di contea e di stato. Ma nonostante le rassicurazioni incoraggianti tutti sanno che di fatto così si perde il controllo del territorio e con leggi che rimettono sempre più velocemente i criminali in libertà, come in Italia il cittadino non sentendosi tutelato e/o venendo minacciato o peggio, ritirerà la denuncia o ritratterà. Di sicuro la prossima volta non farà nemmeno denuncia… Questi parallelismi dimostrano quanto certe scelte politiche, leggi e mass media siano uguali o comunque molto simili sia in Europa occidentale che in nord America nel favorire fenomeni come l’aumento della micro criminalità, criminalità organizzata, diffusione delle droghe e loro maggior fatturato, immigrazione clandestina, immigrazione autorizzata ma spesso mal gestita o gestita in modo criminale, problemi interazziali e religiosi, corruzione, pericoli per l’ordine pubblico, terrorismo, ecc al punto tale che non si può più parlare di corruzione!

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In genere i corpi di polizia negli USA e chi si occupa della loro sicurezza interna ed esterna sono così formati e gestiti (riassunto molto semplificato):

Dipartimento di polizia (police department = PD), alle dipendenze del comune, simile alle nostre polizie locali ma con poteri anche superiori a quelli della nostra polizia di stato, seppur limitati al loro territorio. Nei casi in cui abbiano disponbilità economiche sufficienti sono strutturate come un corpo di polizia statale a volte anche di una scuola di polizia interna. Si va da PD da 1 o 2 agenti a migliaia.

Ufficio dello sceriffo, carica politica eletta dal popolo della contea (unione di comuni), lo sceriffo giura sulla costituzione e la difende anche dagli abusi del potere dello stato federale, fosse anche dal presidente degli Stati Uniti. Ha potere diretto su alcuni territori della contea e coordina i vari dipartimenti di polizia comunali tra loro ed eventuali azioni congiunte, oltre ad occuparsi di normali compiti di polizia hanno la gestione delle carceri e della sicurezza del tribunale della contea. Hanno budget solitamente più elevati dei PD e quindi a differenza dei più piccoli PD spesso dispongono anche di squadre speciali, investigative, antidroga, anti terrorismo, scientifiche, campi di addestramento, ecc. Anche quì si va da pochi agenti a migliaia.

Polizia di stato. Ogni stato ha il suo corpo di polizia e dipende dal suo governatore. Questi hanno competenza su alcuni territori e coordinano i vari uffici dello sceriffo e PD, solitamente agiscono in condizioni di superiorità rispetto ai PD e in genere anche rispetto agli altri.

State trooper/High way patrol. Polizia stradale e autostradale. Agiscono praticamente come la nostra polizia stradale, dipendono comunque dal governo dello stato.

Corpi speciali di polizia, dipendono dallo stato, spesso ai diretti ordini del governatore, tra questi i famosi Texas Ranger, sebbene in piccoli numeri spesso sono risolutivi in molte situazioni, una via di mezzo tra reparti speciali d’assalto, DIGOS, polizia giudiziaria, investigativa e sono solitamente in condizione di superiorità di comando rispetto agli altri corpi di polizia nel loro stato.

Ranger/Park Police, ecc. Polizie ambientali alle dipendenze più varie, statali o comunali o di contea. Ovviamente si occupano della difesa della flora, della fauna e dell’ambiente in genere, una specia dei nostri carabinieri forestali.

Fire deparment (vigili del fuoco). Al pari dei nostri vigili del fuoco hanno anche reparti investigativi sugli incendi, solo questi ultimi in genere fanno servizio armato.

SWAT. Ormai il termine più diffuso per indicare un reparto speciale d’assalto insito in un corpo di polizia, hanno armamenti e attrezzature per compiere azioni tattiche ove i comuni agenti non sarebbero risolutivi o troppo a rischio. Ma hanno anche altre sigle come l’ESU di New York, il SERT di Las Vegas, ecc. Possono trovarsi in ogni corpo di polizia, anche piccolo. Durante la presidenza Obama sono stati notevolmente rafforzati anche con mezzi e armamenti militari volutamente ceduti a basso costo dalle forze armate soprattutto per attività anti terrorismo e ordine pubblico. Di fatti alcune città hanno addirittura carri armati, artiglieria anti aerea e anti missile. Questo ha creato critiche per la militarizzazione parziale delle polizie anche da parte di cittadini solitamente molto a favore della legge e l’ordine. Sono sempre più utilizzati in sostituzione dei normali agenti in determinati servizi anche a medio rischio proprio a tutela degli agenti di pattuglia e investigativi.

Polizia penitenziaria. Queste possono far parte dei vari corpi di polizia sopra indicati o essere corpi a parte, quindi: municipali, di contea, di stato, federali, addirittura privati.

US Marshal. Sono alle dipendenze del ministero della giustizia, agiscono in genere come braccio armato dei tribunali federali (Polizia Giudiziaria) principalmente per noti per la cattura di ricercati e la protezione di testimoni. Al contrario di quanto accadeva nel 1800 di fatto non si occupano anche di polizia territoriale.

Border Patrol (polizia di frontiera). Si occupano della difesa e tutela dei confini, di fatto si puà pensare a lei come l’unico corpo di polizia armato federale, gli altri come FBI e DEA hanno principalmente compiti investigativi.

Polizia indiana. Alle dipendenze delle comunità riconosciute autonome dal governo federale agiscono indipendentemente da altri corpi di polizia, comunque sono sotto il controllo dello stato federale.

FBI. Alle dipendenze del ministero della giustizia federale come i Marshal, sono competenti principalmente nei reati di criminalità organizzata, protezione testimoni, anti terrorismo, servizi segreti interni. Agiscono con priorità di comando sulle polizie statali e locali.

DEA. Agenzia federale anti droga, agisce sia negli USA che all’estero.

ATF (BATF – ufficio armi, tabacco e armi da fuoco) si occupa di questi 3 settori sia per i controlli, le indagini, ma anche per autorizzazioni e licenze. Hanno anche squadre d’assalto specializzate.

CIA. Agenzia federale di sicurezza esterna che coordina anche i servizi segreti esterni ma non può agire all’interno degli USA.

Secret Service. Servizio segreto, alle dipendenze dirette del presidente degli Stati Uniti, si occupa della sua sicurezza e di indagini fiscali. Nb. Fu fondato da Abram Lincoln.

NSA – NATIONAL SECURITY AGENCY. Servizi segreti di raccolta ed elaborazione dati, ha budget notevolmente elevati ma normalmente non fa servizi armati.

Homeland Security. Si occupa di sicurezza interna ed esterna, dipende direttamente dalla casa bianca, ha cirda 200.000 dipendenti e agisce anche come coordinatore di FBI e CIA. Voluto da George Bush junior per una migliore gestione tra le varie agenzie in genere in pessimi rapporti tra di loro.