Trans pazzo, donne poliziotto, armi moderne e stragi in chiesa. Parte 1

Di Biagio De Santis (Istruttore di tiro)

Ennesimo attentato ad un luogo di culto di cui vi allego il primo video reso disponibile dalla polizia locale.

Nel video vediamo la sparatoria già iniziata filmata dalla bodycam dell’agente donna. https://twitter.com/MiaCathell/status/1762226780012769587?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1762226780012769587%7Ctwgr%5E8a960398ddce5530681a31eadd386ae40f1e8613%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fusadefenseforce.com%2Fnews%2Flakewood-church-shooting-bodycam-released-video%2F

Una donna mussulmana, immigrata illegale, transgender di nome Genesse Ivonne Moreno, con precedenti penali e problemi di salute mentale. Lei/lui aveva deciso di compiere una strage terroristica “pare” per protestare a favore della popolazione palestinese nella striscia di Gaza, dentro la mega chiesa evangelica cristiana di Lakewood in Texas nei pressi di Huston. Questa chiesa è una delle più grandi congregazioni cristiane d’america e ospita fino a 16.800 fedeli per volta, con una media mensile di 180.000 al mese! Oltre 56.000 metri quadri, da difendere più che una chiesa è un inferno. Nota per attività caritatevoli, di accoglienzee per ospitare anche riti in lingua ispanica è nota in tutti gli stati uniti e anche nel vicino Messico. Gestita da un pastore e dalla moglie copastore. Quindi un esempio di altruismo, inclusione e virtù.


L’11 febbraio 2024, accompagnata dal figlio di 7 anni, è entrata in chiesa tra una funzione e l’altra e ha iniziato a sparare proprio nel momento di maggiore confusione. Due agenti di polizia fuori servizio (uno del Dipartimento della Polizia di Huston e uno della commissione di controllo degli alcolici) che lavoravano alla sicurezza della chiesa (negli USA i poliziotti possono svolgere liberamente lavori simili a quelli di polizia) hanno risposto al fuoco e l’hanno uccisa. Purtroppo nella sparatoria il figlio della Moreno è stato ferito alla testa, al momento non si può ancora dire da chi ma sulla linea di fuoco tra la madre e gli agenti, pare più vicino agli agenti che alla madre. Mentre un fedele è stato ferito all’anca in maniera non grave.

Immagine liberalizzata dalla polizia di Huston.

L’attentatore ha utilizzato uno dei milioni di AR 15 disponibili sul mercato nero americano/messicano, ma sul quale aveva scritto “PALESTINA LIBERA”. Moreno era un clandestino e con precedenti penali, non avrebbe potuto acquistare l’arma legalmente in armeria. Aveva nascosto l’arma sotto un lungo cappotto.

Nel video dell’agente donna “Moreno” (omonima dell’attentatrice/attentatore) della contea di Harris, non si vede la sparatoria ma si sente… Purtroppo ad oggi altri video non sono stati liberalizzati alla pubblica visione.

La contea di Harris supera abbondantemente i 4 milioni di abitanti, oggetto di immigrazione di massa sia interna che esterna. La sua capitale è Huston, che è anche la capitale del Texas. Huston con oltre 2 milioni di abitanti come territorio fa parte di ben 3 contee. Va da se la miriade di corpi di polizia locali e statali presenti sul territorio, oltre ad agenzie private e di gruppi di volontari sulla sicurezza e Milizie territoriali. Comunque sono stati gli agenti della sicurezza interna della chiesa a sparare e fermare l’attentatore.

Andando ad analizzare il video si nota che l’agente si trova a circa metà della linea di fuoco tra l’attentatore e gli agenti della sicurezza della chiesa e altri poliziotti, quindi rimane al riparo sebbene tenti di trovare il momento giusto di agire. Sempre nel video si vede la poliziotta transitare spesso l’arma dalla mano destra alla sinistra, questo perchè è evidente che le è stato insegnato a cambiare mano in caso di tiro da riparo in modo da esporre meno il corpo. Però era indecisa su quale mano usare probabilmente perchè all’inizio non percepiva da quale direzione sparava l’attentatore a causa dell’eco o per nervosismo. Comunque appena terminati gli spari ma con ancora il pericolo potenziale di continuazione del fuoco, non teneva la posizione a circa 10 metri dal corpo dell’attentatore ma preferiva raggiungere i colleghi per poi procedere con loro all’avvicinamento e successiva messa in sicurezza dell’arrestato anche se palesemente defunto/a. Io non avrei agito così, avrei tenuto la posizione, ma il rischio di farsi sparare da fuoco amico è molto più elevata di quanto si possa immaginare e non posso darle torto per aver agito così. In teoria poteva anche rimanere al riparo, ma gli agenti statunitensi non si fidano dei ripari delle abitazioni visto che in genere sono ben perforabili perchè negli USA spesso utilizzano per le pareti legname, pannelli vari o cartongesso. Non che le pareti (mattoni forati intonacati) delle case italiane siano inperforabili, ma da tiro molto inclinato come in questo caso quello del fuoco amico prodotto da pistole non ci sarebbero stati reali rischi di perforazione, mentre assolutamente perforabili dalle munizioni FMJ che sono le più diffuse per il 5,56 e .223R. Quindi la scelta di “ripegare” tra le file dei colleghi sotto la loro copertura e poi di avanzare con loro è giustificata. Ma in Italia con colleghi addestrati con standard medi, quanti lo avrebbero fatto rischiando più di farsi sparare dai colleghi che dal potenziale killer?

Come impugna la pistola la poliziotta “Moreno”? Inpugna a una e 2 mani, a 2 mani in Enos -Letham cioè a pollice sinistro avanti e a una mano a volte con pistola inclinata a 45 gradi e se con la mano destra è una tecnica giustificabile, non lo è con la sinistra! Perchè non può sfruttare la spinta dell’espulsione del bossolo per ridurre l’inpennamento da sparo, ma anzi lo aumenta! Inoltre le ottiche e le mire sono tarate in verticale, non con arma inclinata, quindi si rischia “se si riesce a mirare” di avere 3 differenti punti di impatto tra inclinata a sinistra, centrale, inclinata a destra e se a pochi metri cambia poco, a circa 20 metri le cose cambiano molto soprattutto se non sei un campione di tiro e comunque anche in categoria “optic” ottiche a punto rosso, anche i campioni di tiro dinamico sbagliano e contro chi ha un fucile non hai molte chance di cavartela se ti esponi per troppo tempo fuori dal riparo. Ma c’è anche un altro fattore da considerare, quando si passa da 2 a 1 mano molti, soprattutto coloro che non si sono allenati spesso a sparare ad una mano tendono a ruotare la pistola verso l’interno, quindi a 45 gradi (circa) o in stile “gang sta”! Questo è un problema da sommare al fatto di non saper nemmeno scattare solo usando una mano, quindi fare ulteriori errori di sparo! Non voglio dire che la polizia di Huston non faccia allenare i propri agenti, solo che è probabile che non abbiano nemmeno loro ricevuto una istruzione completa sulle tecniche di tiro che poi vanno applicate alle varie tattiche. Senza tecniche moltissime tattiche non possono essere eseguite con buone possibilità di successo.

si è stati Già è pericoloso esporsi da un riparo il tempo per sparare un colpo figuriamoci per molti colpi, sebbene una pistola semiautomatica possa sparare in media oltre 5/6 colpi al secondo, di fatto se si vogliono mettere i colpi a segno sarà meglio scendere a 10 metri a 1/2 colpi al secondo e già così la rosata di tiro da utente medio italiano del praticante medio di TSN cioè senza esperienze addestrative del genere spesso non è sufficiente a fermare un aggressore immediatamente. Contro uno armato ben addestrato col fucile già a 10/25 metri si rischia di venire “fulminati” all’istante e il confronto tra fucile e pistola è inpietoso a favore delle armi lunghe e più aumenta a distanza e più aumenta di divario a favore delle armi lunghe. Quindi se non sei eccellentemente addestrato e ben allenato non hai quasi speranze di farcela. “Quando un uomo col fucile incontra l’uomo con la pistola, l’uomo con la pistola è un uomo morto”, questa massima però non corrisponde sempre al vero soprattutto se si è stati appositamente formati e addestrati!

Per fortuna che l’attentatore, pardon attentatrice aveva problemi mentali, se fosse stata sana si sarebbe ben addestrata e non avrebbe commesso errori tattici e di tiro comuni alle persone non sane di mente, cose già note in questi e in altri episodi di violenza del genere. Quindi oltre a livelli di sindromi di onnipotenza, ci possono essere problemi di coordinamento motorio, vista, connessioni neurali, problemi indotti da psicofarmaci, droghe, crisi di astinenza, allucinazioni, droghe, alcool, ma anche tumori e cancro al cervello, ecc, ecc. Comunque uno sano di mente non va a fare ne rapine ne attentati in Texas!

Le armi della sparatoria: le onnipresenti strike fire, tra cui quello della poliziotta, arma ottimamente preparata per il servizio: con ottica a punto rosso, mire metalliche alte, torcia montata. Purtroppo da carica con quel peso aggiuntivo si avvicina a 1500 grammi e per una donna tenere a lungo un peso del genere in puntamento non è facile. Avete mai visto poliziotte allenarsi a tenere pistole o pesi per 5 minuti in mira? Neanche io che le addestro! Eppure dovrebbero, quando vai a perquisire un condominio può capitare di tenere l’arma in puntamento anche 30 minuti, in alcuni casi abbassarla anche per pochi istanti sarebbe un rischio troppo elevato per se e i colleghi, ma anche per chi difendono. Per questo è più adatta la tecnica di impugnatura a piattino che però molti istruttori eliminano dal programma dei corsi di formazione. Eppure per le donne (in maggioranza) sarebbe la tecnica più idonea e non solo per le donne… Non è neanche vero che non si controlla il rilevamento, basta conoscere la tecnica o la variante più idonea. Comunque quasi tutte quelle transizioni per cambio mano potevano portare a inceppamenti nel caso che avesse sparato senza preavvisi… le armi fossero mal lubrificate

Secondo stampa armiera americana la poliziotta era stata male addestrata, non impugnava bene l’arma, tuttavia
per sparare non sfruttava la copertura datagli dallo stanzino.

Secondo alcuni esperti di criminologia, i transgender et similia sono tra i maggiori responsabili di stragi e tentate stragi recenti in USA, ma fattivamente possiamo definirli pericolosi come donne o come uomini? Seppure sottoposti a terapie ormonali la loro forza media è superiore alla media delle donne e se allenati sono più forti. Così come la loro predisposizione al combattimento. Ma sanno sparare meglio le donne o i trans gender? E poi quale tipo di trans gender? Magari un giorno qualche esperto del settore ci darà una risposta scientifica, ma basti vedere i maggiori risultati sportivi dei transgender in gare femminili ove stravincono per avere la risposta.

Si critica la poliziotta “Moreno” contro la attentatrice transgender “Moreno”, dove di fatto per fermarla ci sono voluti 2 agenti uomini che sparavano al doppio della distanza da dove si trovava nascosta la poliziotta. Ma la polizia di Huston addestra male i propri agenti? Parrebbe di no, perchè anche uno dei due suddetti è della polizia di Huston. Quindi perchè l’agente “Moreno” ha avuto quel comportamento?

Le donne hanno bisogno di tecniche di tiro differenti in alcuni punti rispetto agli uomini perchè più deboli, inteligenze e corpi con problematiche differenti.

In genere le donne sono le migliori allieve perchè più umili quando si tratta di armi e combattimento e con una maggiore capacità di concentrazione degli uomini. Nel tiro statico all’inizio sono più precise anche se più lente degli nello sparare più colpi. Nel tiro tattico e dinamico sportivo all’inizio sono più inpacciate nei movimenti, ma quando acquistano sicurezza nel padroneggiare le armi diventano molto efficaci e fredde, anche troppo…

Inoltre le tecniche che la maggioranza degli uomini in divisa utilizzano oggi giorno provengono dal settore sportivo ove la tecnica di tiro a 2 mani più diffusa è la Enos-Letham che però nasce per il tiro con pistole compensate (oggi categoria open), quindi rilevamento minimo grazie anche a un peso di circa 1500 grammi e anche oltre. La pistola della poliziotta con un peso di oltre 1200 grammi (carica), ma non compensata non è così ben gestibile in tiro celere ne in doppiaggi veloci. Non è una buona idea far utilizzare a delle donne una presa debole sull’arma soprattutto quando lo sono già per un uomo.

Un uomo può anche rinunciare ad utilizzare una presa forte sull’arma, rimarrà comunque abbastanza efficace almeno in ambito sportivo, una donna non può permetterselo!

Inoltre questa tecnica è diseducativa, cioè controproducente in caso di passaggio al tiro a 1 mano, in quanto la mano sinistra corregge parte degli errori di scatto fatti dalla mano destra, quindi ad una sola mano spareranno peggio di chi utilizza tecniche di impugnatura ove gli errori di scatto devono essere risolti in maniera indipendente dalla mano che spara. Se poi si tratta delle varianti di ripartizione delle forze 60/40 o 70/30 tra le due mani il problema sarà peggiore visto che la mano che scatta userà appositamente meno forza, perciò col tiro ad una mano la controlleranno anche meno, al limite di perdere l’arma. Quindi hanno bisogno di sviluppare più forza per ottenere gli stessi risultati

Ma a causa di questi e altri problemi i produttori di armi hanno cercato molte soluzioni tecniche, che hanno portato ad armi sempre più controllabili e con scatti migliori. Quindi assi delle canne sempre più bassi come le Strike One della Arsenal Fire Arms e della sua sorella minore (stesso padre…) Decima Divisione Balistica nei modelli Rapax, ove in quest’ultima che ha brillato anche nei recenti mondiali di tiro dinamico in Tailandia si è posta particolare attenzione alla meccanica di ritardo di apertura e alla corsa del carrello ridotta per aumentarne la cadenza di tiro. E se ad esempio con la mia Glock sparavo velocemente bene 2 colpi ad esempio a 10 metri, con l’Arsenal nello stesso tempo ne sparavo 3, con la Rapax a sentire il suo ideatore e ai campioni che la usano se ne sparerebbero 3 e mezzo. A chi potrebbe obiettare sul fatto che di cadenze 3 colpi e mezzo a segno ben raggruppati con rosata ristretta non servirebbero a nessuno in caso di difesa personale si può rispondere che è la solita risposta da incapaci e incompetenti, perchè se in gara ti giochi la posizione sul podio nella difesa o nel mestiere del poliziotto ti giochi la vita!

Tutti questi sembrano dei dettagli, ma di fatto sono la differenza. Inoltre una persona che non spara bene avrà paura, questa paura la farà agire con minore intelligenza pratica e sbagliare anche nelle attività e reazioni istintive ove di ragionamento e intelligenza ce ne è quasi nulla. Solo i milionari, campioni sportivi e gli apartenenti a reparti speciali hanno abbastanza possibilità di allenarsi a sufficienza per essere ben preparati a prescindere dalle capacità tecniche con tro un aggressore di basso livello. Contro un aggressore di livello superiore alla fine la tecnica prevale sempre.

Le polizie statunitensi stanno cercando da molti anni di riuscire a essere bravi nel reagire a stragi di massa ma anche di prevenirle. In questo caso con un solo ferito tra le potenziali 15.000 vittime in Italia e non solo sarebbe da considerare un successo e la agente Moreno sarebbe stata trasformata in un eroina, ma in USA, comunque non in Texas invece viene criticata per il suo modo di agire non affrontando faccia a faccia l’attentatrice e per i modi di maneggiare la sua Glock Optic ready. Probabilmente sarebbe stata uccisa o dall’attentatrice o dal fuoco amico. Purtroppo con la preparazione standard attuale degli agenti di polizia negli USA non ci si può aspettare di meglio tra precisione e velocità e quindi il rischio di venire uccisa erano troppo alti da rischiare l’unica vita che si possiede.

Gli agonisti del tiro dinamico diventano campioni in anni di esperienza e sviluppano forza fisica notevole soprattutto in alcune parti del corpo, magari hanno la pancia ma sono forti di mani, polsi, avambracci, spalle, schiena, gambe. Le donne oltre che alla massa corporea minore, dalla cintola in su sono nettamente più deboli di un uomo, salvo rare eccezioni. A volte le armi scelte per loro dai dipartimenti di polizia sono inadatte ad uso femminile, fortunatamente questi problemi sono stati molto risolti nelle ultime produzioni, ma prima c’era da piangere tra mani insanguinate, unghie rotte, calli alle dita, dolori articolari vari addirittura pure per mettere il colpo in canna! Tanto per non parlare dei problemi muscolari dopo le esercitazioni al poligono. E già… ancor oggi almeno in italia portare la pistola con il colpo in canna durante il servizio è ancora un tabù!

La bravura nello sparare bene oggi sempre più di ieri viene demandata al numero enorme di colpi sparati e alla pratica nelle innumerevoli esercitazioni tattiche. Essendo in Italia le prime ridotte a pochi colpi l’anno e le seconde a corsi di istruzione se va bene con frequenze decennali o vi si pone rimedio con la tecnica o ci saranno sempre più casi della poliziotta criticata per il suo comportamento in servizio, ma con le sue capacità non poteva fare di meglio e secondo me ha fatto bene così per non rischiare di diventare lei vittima della sua omonima. E ricordate: non esistono cattivi allievi ma solo pessimi insegnanti.